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Rassegna estiva Nonantola Film Festival 2023

Ecco il programma della Rassegna Estiva del Nonantola Film Festival che si svolgerà dal 21 al 25 giugno 2023

 

Mercoledì 21 giugno - ore 21.30 - Piazza Liberazione - Ingresso gratuito

Serata ‘Vintage d’Autore’ in collaborazione con Cineteca di Bologna

LADRI DI BICICLETTE di Vittorio De Sica (Italia,1948 – Drammatico - 88 minuti)

Soggetto: Cesare Zavattini dal romanzo omonimo di Luigi Bartolini.Sceneggiatura: Oreste Bianconi, Cesare Zavattini, Suso Cecchi D’Amico, Adolfo Franci, Gherardo Gherardi, Vittorio De Sica, Gerardo Guerrieri.Fotografia: Carlo Muontori.Montaggio: Eraldo Da Roma.Scenografia: Antonino Traverso.Musica: Alessandro Cicognini.Interpreti: Lamberto Maggiorani (Antonio Ricci), Enzo Stajola (Bruno Ricci), Lianella Carell (Maria Ricci), Elena Altieri (la patronessa), Gino Saltamerenda (Baiocco), Vittorio Antonucci (il ladro), Giulio Chiari (attacchino), Michele Sakara (il segretario alla beneficenza), Fausto Guerzoni (filodrammatico), Carlo Jachino (il mendicante).Produzione: Produzioni De Sica. 

Restaurato nel 2018 da Cineteca di Bologna, Compass Film e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Arthur Cohn, Euro Immobilfin e Artédis presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

Vincitore del premio Oscar 1950 e del Golden Globe 1950 come Miglior Film Straniero.

"Perché pescare avventure straordinarie quando ciò che passa sotto i nostri occhi e che succede ai più sprovveduti di noi è così pieno di una reale angoscia?" (Vittorio De Sica). Da divo brillante della commedia anni Trenta, De Sica si trasforma in maestro del cinema, tra i massimi protagonisti del neorealismo italiano. Ladri di biciclette è uno dei capolavori realizzati in coppia con Zavattini. Il quadro di miseria dell'Italia del dopoguerra è condensato magistralmente nella storia di un attacchino cui viene rubata la bicicletta, unico mezzo di sostentamento per sé e la famiglia. André Bazin lo definì "il centro ideale attorno al quale orbitano le opere degli altri grandi registi del neorealismo". 

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Giovedì 22 giugno – ore 21.30 – Piazza Liberazione – Ingresso gratuito

Serata in collaborazione con RIBALTA EXPERIMENTAL FILM FESTIVAL 2023

EYE-SKIN di Fanny Leiva Torres (Cile, 2022 – 13 minuti)

Vincitore premio Freccia Freak al REFF 2023

Eye-Skin attraversa ricordi di bambini, sogni e pensieri presenti. In uno spazio minimo e ristretto i vari elementi si intrecciano, mostrandoci attraverso le storie quei corpi che passano inosservati nella nostra quotidianità.

 

STABAT MATER di Marina Sagona (Stati Uniti, 2021 – 5 minuti)

Vincitore premio Freccia per la Miglior Idea/Soggetto al REFF 2023

Stabat Mater è un film sulla separazione e la perdita. Costruito sulla ripetizione, per quindici volte, di un film di diciotto secondi. Il ritratto nudo della donna, l'artista stessa, mostrato nel film è un dipinto dell'ex marito dell'artista. L'audio del film è il mix di un dialogo in italiano, tra la figlia dell'artista e l'ex marito dell'artista, con il primo movimento dello Stabat Mater di Giovanni Pergolesi. Il testo del dialogo italiano tradotto in inglese si sovrappone al filmato prima in caratteri di dimensioni gigantesche che, via viva che il film avanza, si rimpicciolisce ad ogni ripetizione fino a scomparire, mentre le voci si placano e la musica prende il sopravvento.

 

LA CASA DELLA STELLA di Ilaria Pezone (Italia, 2022 - Biografico – 60 minuti)

Che cosa si cela dietro all’esigenza di credere a una verità spirituale esoterica? Attraverso l’incontro – mediato da telecamere - con la protagonista, Petruska Vitiello, tarologa, figlia del poliedrico artista Donato Vitiello, la regista si propone di indagare un mistero di fede che si fa maschera quotidiana. Parallelamente ricerca le radici della sua propensione alla creazione artistica, interrogandosi attraverso il confronto con il materiale acquisito.

La regista Ilaria Pezone sarà presente alla proiezione

TRAILER La casa della stella

 

Venerdì 23 giugno – ore 21.30 – Piazza Liberazione – Ingresso gratuito

CALIFORNIE di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (Italia, 2021 – Drammatico - 78 minuti) 

Sceneggiatura: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman, Vanessa Picciarelli. Fotografia: Emanuele Pasquet. Montaggio: Alessandro Cassigoli. Musica: Giorgio Giampà. Interpreti: Khadija JaafariIkram JaafariMarilena AmatoFatima RamouchSimona Petrosino, Emanueke Palumbo. Produzione: Ang Film/La Mansarde Cinéma/Rai Cinema

Vincitore del premio ‘Label Europa Cinemas’ alle Giornate degli Autori nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2021

Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà.

Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Ma soprattutto è soddisfatta perché la sua principale le affida delle responsabilità e solo più tardi si rende conto di essere sfruttata. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola.

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Sabato 24 giugno – ore 21.30 – Piazza Liberazione – Ingresso gratuito

ANIMA BELLA di Dario Albertini (Italia, 2021 – 95 minuti)OPERA SECONDA

in collaborazione con Cineteca di Bologna

Sceneggiatura: Dario Albertini, Simone Ranucci. Fotografia: Giuseppe Maio. Montaggio: Desideria Rayner. Scenografia: Alessandra Ricci. Musica: Dario Albertini. Interpreti: Madalina Maria Jekal, Luciano Miele, Piera Degli Esposti, Enzo Casertano, Paola Lavini, Elisabetta Rocchetti, Alessandra Scirdi, Antonio Noto, Pietro Turano, Adelaide Di Fabio. Produzione: Angelo e Matilde Barbagallo, Annamaria Morelli per Bibi Film, Elsinore Film e Rai Cinema.

Gioia è una ragazza di diciotto anni che vive in un piccolo borgo rurale del centro Italia. Fa un lavoro che ama ed è benvoluta da tutti, ma la persona a lei più cara, il padre, la costringe lentamente a stravolgere la sua vita. “Ispirato al mio documentario Slot, è il secondo capitolo di una trilogia ideale iniziata con Manuel, sul misterioso e complesso rapporto tra genitori e figli. Sullo sfondo – seppur tema scatenante – ciò che invece è protagonista nel documentario, il gioco d’azzardo compulsivo” (Dario Albertini).

Il regista Dario Albertini sarà presente alla proiezione

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Domenica 25 giugno – ore 21.30 – Piazza Liberazione – Ingresso gratuito

Serata ‘Vintage d’Autore’ in collaborazione con Cineteca di Bologna

I VITELLONI di Federico Fellini (Italia-Francia, 1953 – 104 minuti)

Soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli. Sceneggiatura: Federico Fellini, Ennio Flaiano. Fotografia: Otello Martelli, Luciano Trasatti, Carlo Carlini. Montaggio: Rolando Benedetti. Scenografia: Mario Chiari. Musica: Nino Rota. Interpreti: Franco Fabrizi (Fausto), Franco Interlenghi (Moraldo), Alberto Sordi (Alberto), Leopoldo Trieste (Leopoldo), Riccardo Fellini (Riccardo), Eleonora Ruffo (Sandra), Jean Brochard (il padre di Fausto), Claude Farell (Olga), Carlo Romano (Michele), Lida Baarova (Giulia), Enrico Viarisio (padre di Moraldo e Sandra), Paola Borboni (madre di Moraldo e Sandra). Produzione: Lorenzo Pegoraro per Peg/Cité  

Restaurato da CSC - Cineteca Nazionale

Vincitore del Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia 1953

Quattro trentenni di una piccola città di mare, vivono nell'eterna attesa di diventare adulti. Durante le stagioni invernali, si trascinano fra il biliardo e il caffé, fra velleità letterarie, scherzi goliardici e facili avventure erotiche, in una dimensione di ozio irresponsabile. Li segue con ingenua ammirazione il più giovane Moraldo, che gradatamente si libera dall'influenza di Fausto, dongiovanni da strapazzo e decide di abbandonare il tepore protettivo del borgo per affrontare il viaggio alla volta di Roma. Fellini intreccia le vicende dei quattro vitelloni (interpretati magistralmente da Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste e dal fratello Riccardo), adottando una narrazione vivacemente frammentaria che culmina in sequenze di sottile amarezza (l'atmosfera disfatta del dopo Carnevale) e in situazioni beffarde (la tentata seduzione di Leopoldo da parte di un vecchio guitto omosessuale). Per la prima e unica volta nel cinema felliniano, il mondo degli adulti (i genitori dei vitelloni) è rappresentato come un modello etico, senza ambiguità. Le riprese si svolsero per lo più a Ostia e, nelle prime copie del film, i distributori non vollero figurasse il nome di Sordi, che a quell'epoca ritenevano fosse sgradito al pubblico.

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