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Il Programma del Nonantola Film Festival 2023

Programma della Rassegna del Nonantola Film Festival

26 aprile - 6 maggio 2023

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Anteprima NFF 2023 – Cinema Teatro Comunale di Bomporto – mercoledì 26 aprile ore 21

TUTTA LA BELLEZZA E IL DOLORE (t.o. All the Beauty and the Bloodshed) di Laura Poitras con Nan Goldin, Alfonse D’amato, Ed Koch, John Mearsheimer, Cookie Mueller – Montaggio: Amy Foote, Joe Bini, Brian A. Kates – Musica: Soundwalk Collective - Documentario – Stati Uniti 2022 - 117 minuti – Produzione: Participant, Praxis Films – Distribuzione: I Wonder Pictures

Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2022

Nel film si intersecano due narrazioni, basate su interviste, fotografie e filmati rari: quella della vita e della carriera di Nan Goldin - dalla perdita della sorella adolescente che marcherà la sua adolescenza turbolenta, al suo percorso personale e artistico sulla scena della cultura underground di Boston e Manhattan, fatta di sesso e droghe, eccessi e sregolatezze, documentate nelle foto della "famiglia di amici" raccolte in The Ballad of Sexual Dependency, alla leggendaria mostra sull'AIDS del 1989 e al suo attivismo politico - e quella della caduta della famiglia Sackler, proprietaria di Purdue Pharma, produttrice di OxyContin, contro cui Goldiha intrapreso nel 2017 una battaglia per il riconoscimento delle responsabilità nell'epidemia di oppioidi iniziata negli Stati Uniti alla fine degli anni '90, in cui morirono migliaia di persone per overdose da farmaco. In questa sua azione pubblica contro i Sackler, accusati di aver "fatto fortuna promuovendo la dipendenza", Goldin è coinvolta sia dal punto di vista personale che artistico.

 

Giovedì 27 aprile – ore 21 – Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola - OPERA PRIMA

MARGINI di Niccolò Falsetti con Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini, Valentina Carnelutti, Nicola Rignanese - Sceneggiatura: Niccolò Falsetti, Tommaso Renzoni, Francesco Turbanti – Fotografia: Alessandro Veridiani – Montaggio: Stefano De Marco, Roberto Di Tanna – Scenografia: Vito Giuseppe Zito – Costumi: Ginevra De Carolis – Musiche: Alessandro Pieravanti, Giancane – Commedia – Italia 2022 – 91 minuti – Produzione: dispàrte, Manetti Bros. Film con Rai Cinema – Distribuzione: Fandango

Vincitore del premio del pubblico della Settimana Internazionale della Critica alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2022. Candidato a 2 David di Donatello 2023 - Miglior regista esordiente, Miglior canzone (La Palude).

Grosseto, 2008. Edoardo, Iacopo e Michele sono i giovani membri di un gruppo punk. Stanchi di suonare tra sagre e feste dell’Unità, hanno finalmente l’occasione di riscattarsi aprendo la data bolognese dei Defense, famosa band punk hardcore americana. Quando il concerto viene annullato, i tre non si danno per vinti: se non possono andare a Bologna a suonare con i Defense, allora saranno i Defense a venire a Grosseto. Il piano, però, si rivela più difficile del previsto: i paradossi della vita di provincia trasformano ogni dettaglio in un problema insormontabile, mettendo in discussione la riuscita dell’impresa ma soprattutto ciò a cui i tre tengono di più: la loro amicizia.

In apertura di serata per ricordare Ivano Marescotti, verrà proiettato il cortometraggio “Ora” (Italia 2014, 20 minuti) scritto da Federico De Matteis e Tancredi Piovesan con Ivano Marescotti e Arianna Moro, regia di Tancredi Piovesan. Vincitore del concorso ‘Vinci l’attore’ nell’ambito del Nonantola Film Festival 2014.

 

Venerdì 28 aprile – ore 21 – Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

ATLANTIDE di Yuri Ancarani con Daniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berenyi, Jacopo Torcellan – Sceneggiatura: Yuri Ancarani – Fotografia: Yuri Ancarani, Mauro Chiarello – Montaggio: Yuri Ancarani, Yves Beloniak – Musiche: Sick Luke, Lorenzo Senni, Francesco Fantini - Drammatico – Italia/Francia/Stati Uniti 2021 – 104 minuti – Produzione: Dugong Film, Luxbox, Rai Cinema, Unbranded Pictures – Distribuzione: I Wonder Pictures

La laguna rappresenta un rifugio per molti giovani veneziani. Tra di essi, Daniele, giovane ventiquattrenne che si distingue dai suoi coetanei per un carattere più schivo e una vita più solitaria. Tutti loro, però, condividono la passione e il culto del barchino. Avere l'imbarcazione più veloce è sinonimo di potere e anche il protagonista, dopotutto, vorrebbe battere il record di velocità. Decide quindi di rubare un'elica, azione che lo porterà a vivere tragici eventi. Intanto, lo seguiamo nelle sue relazioni amorose e nei confronti con gli altri ragazzi della città. Yuri Ancarani è un regista e video artist che rifiuta qualsiasi forma di conformismo e Atlantide ne è una prova lampante. Dall'estetica alla rappresentazione di Venezia, ogni elemento vuole avere una nota d'originalità. Si discosta dall'idea tradizionale di cinema e propone una nuova maniera di sperimentare con l'arte, molto provocatoria. Le riprese del film sono durate circa tre anni e la storia è stata concepita senza sceneggiatura. A disegnare il film è stato quindi il montaggio. (Mathilde Narros, MyMovies.it)

 

Sabato 29 aprile – ore 17 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

CINEKIDS: LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA (t.o.: La Fameuse Invasion des ours en Sicile) di Lorenzo Mattotti con le voci di Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi, Andrea Camilleri, Corrado Guzzanti – Sceneggiatura: Jean-Luc Fromental, Thomas Bidegain, Lorenzo Mattotti – Musiche: René Aubry – Animazione – 82 minuti – Francia/Italia 2019 – Produzione: Prima Linea Productions – Distribuzione: BiM

Vincitore premio Miglior Regia – sezione Alice nella Città del Roma Film Festival 2019

Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una grande carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l'aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.
(…) Lasciando intatta la 'morale' pessimistica sulla natura umana (a cui gli orsi possono però, anche se con fatica, contrapporsi) Mattotti crea un film per grandi e piccoli a cui dedica esplosioni di colori e spazi di riflessione, azione e narrazione. Il cantastorie e la sua aiutante (a cui viene dato il nome di Almerina, la moglie di Buzzati scomparsa nel 2015) inseriscono la narrazione nell'antica tradizione del passato raccontando le vicende di uomini e orsi a un anziano plantigrado che ha la voce (e questa scelta non può non far pensare e anche un po' commuovere) di uno scrittore che ha saputo trasferire nelle sue pagine gli umori di quella terra che sta nel titolo : Andrea Camilleri. (Giancarlo Zappoli, MyMovies.it)

 

Sabato 29 aprile – ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola - OPERA PRIMA

IL GIORNO PIÙ BELLO di Andrea Zalone con Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri, Violante Placido, Valeria Bilello, Lodo Guenzi, Carlo Buccirosso,Stefano De Martino, Orsetta De Rossi, Alessandro Fullin Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Andrea Zalone – Fotografia: Davide Sondelli – Montaggio: Claudio Di Mauro – Scenografia: Francesco Boerio – Costumi: Francesca Cibischino – Musiche: Carlo Crivelli - Commedia – Italia 2022 – Produzione: Oplon Film/IBC Movie/Rai Cinema/102 Distribution – Distribuzione: 01 Distribution

Sarà presente in sala il regista Andrea Zalone

Aurelio è un wedding planner pieno di debiti che cerca di vendere il suo business al migliore offerente, e l'unica offerta gli arriva proprio dal padre della sposa per cui sta organizzando la festa del "giorno più bello". Della sua squadra fanno parte l'acida Adele, che si impasticca per reggere la tensione, la responsabile del catering Serena, di cui Aurelio è l'amante, sposata con il fotografo Giorgio, che di Aurelio è stato grande amico, lo stravagante cantante Billy e una serie di personaggi di contorno. Lo sposo è un tipo arrogante con una madre impicciona e la cerimonia sarà costellata di imprevisti, proprio quando Aurelio sta cercando di fare bella figura con il suo potenziale acquirente. E nulla sarà come il wedding planner aveva pianificato. “Il giorno più bello” è il remake di “C'est la Vie - Prendila come viene”, piccolo gioiello comico firmato dalla coppia Eric Toledano e Olivier Nakache e interpretato da due comedian come Jean-Pierre Bacri nel ruolo dell'organizzatore di matrimoni e Gilles Lellouche in quelli del cantante. (Paola Casella, MyMovies.it)

 

Domenica 30 aprile - ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola - OPERA PRIMA

AMANDA di Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli, Galatéa Bellugi, Michele Bravi, Monica Nappo, Margherita Maccapani Missoni, Giovanna Mezzogiorno – Sceneggiatura: Carolina Cavalli – Fotografia: Lorenzo Levrini - Montaggio: Babak Jalali- Scenografia: Martino Bonanomi – Costumi: Francesca Cibischino - Commedia – Italia 2022 – 93 minuti – Produzione: Elsinore Film/Wildside/Tenderstories - Distribuzione I Wonder Pictures

Candidato a 3 David di Donatello 2023 - Miglior regista esordiente, Miglior attrice protagonista (Porcaroli), Miglior attrice non protagonista (Mezzogiorno)

Sarà presente in sala l’attrice Monica Nappo.

Amanda è una ragazza di 25 anni che non ha amici e forse non li ha mai avuti. Ha una famiglia benestante, ha vissuto a Parigi dove passava le serate al cinema e ogni tanto incontrava qualcuno. Ma non ha mai avuto un legame stabile. I genitori e la sorella non la sostengono e trova solo complicità nella domestica che spesso le ha fatto compagnia. Cerca di conoscere nuove persone in festival tecno e rave abusivi e vorrebbe rendere libero un vecchio cavallo. Un giorno rivede una sua coetanea, Rebecca, figlia di un'amica di sua madre. Quando erano bambine, trascorrevano molto tempo insieme. Ora anche Rebecca è spesso isolata, chiusa nella sua stanza. Riusciranno, insieme, ad essere meno infelici?
Non è solo un film sull'isolamento ma su uno straniamento esistenziale. “Amanda”, opera prima di Carolina Cavalli che ha scritto anche la sceneggiatura, segue la protagonista nel suo nervoso nomadismo fisico ed esistenziale. (Simone Emiliani, MyMovies.it)

 

Lunedì 1 maggio - ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

SOLE CUORE AMORE di Daniele Vicari con Isabella Ragonese, Eva Grieco, Francesco Montanari, Francesco Acquaroli, Giulia Anchisi, Chiara Scalise – Sceneggiatura: Daniele Vicari – Fotografia: Gherardo Gossi – Montaggio: Benni Atria, Alberto Masi – Scenografia: Beatrice Scarpato – Costumi: Francesca Vecchi, Roberta Vecchi – Musiche: Stefano Di Battista –Drammatico - Italia 2016 – 113 minuti – Produzione: Fandango/Rai Cinema – Distribuzione: Plaion Pictures

Saranno presenti in sala le costume designers Francesca e Roberta Vecchi e l’attrice Eva Grieco.

Ogni mattina Eli si sveglia prima che faccia giorno e affronta una traversata di due ore a bordo di pullman, metropolitane e autobus per raggiungere il posto di lavoro. Fa la barista in zona Tuscolana a Roma, ci sa fare con i clienti che apprezzano le sue crostatine fatte a mano, e ci mette del suo per rendere un incarico malpagato (in nero) qualcosa di vitale e gratificante. Del resto, con quattro figli da mantenere e un marito che ha voglia di lavorare ma nessuno che gli dia un incarico serio, c'è poco da fare la difficile: dunque Eli sopporta l'ignavo padrone del bar e la sua moglie maleducata, e sogna un futuro più semplice e più stabile. Vale è una performer che usa la danza moderna per esprimere la propria combattività, la stessa che la spinge a difendere la sua partner da un ‘impresario’ violento e a litigare con la madre, borghesuccia col tubino nero e i pareri non richiesti. Ele e Vale sono amiche da sempre, anzi, ‘sorelle’, hanno in comune l'amore per il ballo, che Eli ha accantonato per tirare su famiglia, e il desiderio di non soccombere alla quotidianità. Una battaglia che richiede generosità e fatica: ma di fatica si può anche morire, in un presente in cui la frustrazione implode senza trovare un riscatto sociale. Daniele Vicari, sempre attento a raccontare un'Italia credibile, affronta con coraggio la brutalità che la crisi economica incoraggia e legittima, mettendo sotto assedio uomini e donne di buona volontà.

 

Martedì 2 maggio – ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola - OPERA SECONDA

ALCARRÀS – L’ULTIMO RACCOLTO (t.o. Alcarràs) di Carla Simòn con Josep Abad, Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou - Sceneggiatura: Aranu Vilarò, Carla Simòn – Fotografia: Daniela Cajìas – Montaggio: Anna Pfaff – Scenografia: Mònica Bernuy – Costumi: Anna Aguilà – Musiche: Andrea Koch – Spagna/Italia 2022 – 120 minuti – Produzione: Avalon Pc/Elastica Films,/Vilaüt Films,/Alcarràs Film Aie/ Kino Produzioni – Distribuzione: IWonder Pictures (DVD)

Vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2022

Nella campagna assolata della Catalogna, la famiglia Solé vive e coltiva da decenni un vasto frutteto che gli era stato offerto dopo la guerra civile dai proprietari, i Pinyol. Un gesto d'onore a ricompensa di un aiuto cruciale, ma mai siglato con documenti ufficiali. I Solé si ritrovano perciò impotenti quando furgoni carichi di pannelli solari arrivano sui terreni, pronti a riconvertire il frutteto ed eliminare l'unica attività che la famiglia abbia conosciuto. La regista catalana Carla Simón si era fatta notare con il suo primo lungometraggio, “Estate 1993”, e con “Alcarràs” espande e cementa una poetica cinematografica fatta di minuzioso naturalismo, uno sguardo dolce verso il passato e un dono particolare per il lavoro con gli attori. In questa epopea familiare in cui la tradizione si scontra violentemente con le fredde costrizioni del presente, Simón dipinge un affresco meticoloso della sua terra e coglie il frutto pienamente drammatico di un cinema contemplativo, di stampo quasi documentaristico. La specificità del racconto, rivelatrice non soltanto del lavoro di ricerca ma di un omaggio personale alla storia della regista, salta subito agli occhi grazie all'esattezza dei costumi e alle pieghe sul volto dei personaggi, attori non professionisti che Simón trasforma in una perfetta orchestra di tensioni, amore e caos. (Tommaso Tocci, MyMovies.it)

 

Mercoledì 3 maggio - ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

VINTAGE D’AUTORE

PSYCHO (id.) di Alfred Hitchcock con Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam, John McIntire, Patricia Hitchcock – Sceneggiatura: Joseph Stefano - Fotografia: John L. Russell – Montaggio: George Tomasini - Scenografia: Robert Clatworthy, Joseph Hurley, George Milo – Giallo/Horror/Thriller – Stati Uniti d’America 1960 – 109 minuti – Produzione: Shamley Productions – Distribuzione: Cineteca di Bologna – Versione originale con sottotitoli italiani.

Presentato in versione restaurata e UNCUT, con scene aggiuntive e il montaggio originale del regista.

Questo restauro in 4K contiene tredici secondi di materiale restaurato tagliati dalla censura dopo l'uscita iniziale nelle sale. Ora è possibile vedere il film come fu visto originariamente nei cinema nel 1960, proprio come lo aveva pensato e voluto Alfred Hitchcock. Il capolavoro del macabro di Alfred Hitchcock vede Anthony Perkins nei panni del tormentato Norman Bates, tassidermista e voyeur, la cui vecchia casa buia e il motel adiacente non sono esattamente il posto dove trascorrere una serata tranquilla. Nessuno lo sa meglio di Marion Crane (Janet Leigh), la sfortunata cliente il cui viaggio termina nella famigerata scena della doccia, 45 secondi fra i più celebri della storia del cinema. A cercarla saranno un investigatore privato e la sorella di Marion (Vera Miles). Hitchcock gioca da maestro con le attese e le emozioni del pubblico: l'orrore e la suspense salgono fino a quando il volto del misterioso assassino verrà finalmente rivelato. L'idea, in “Psycho”, è che basta una lieve deviazione nelle relazioni umane (deviazione di percorso, di comportamento, di desiderio) perché esse conducano alla distruzione. “Psycho” svela il caos appena sotto la superficie levigata della civiltà, la barbarie come sempre tra di noi, dentro di noi. (Peter von Bagh)

 

Giovedì 4 maggio - ore 20.30 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

Serata in collaborazione con Fondazione Villa Emma

Ore 20.30 - Resistenze e solidarietà nel secondo conflitto mondiale - Le quattro giornate di Napoli, la Repubblica di Montefiorino e i ragazzi di Villa Emma nei racconti filmici di Aldo Zappalà

Introduzione a cura di Gianluigi Lanza e Andrea Zappalà - Nel corso delle proiezioni, Massimo Mezzetti (Direttore Generale Biografilm Bologna) e Fausto Ciuffi (Direttore Fondazione Villa Emma) ricorderanno gli incontri con l’autore e la sua opera.

Tre momenti della seconda guerra mondiale continuano a sollecitare la nostra attenzione e a ricordarci che vale la pena ritornare su quelle storie. La lezione di Aldo Zappalà continua così ad interrogarci, mentre lo ricordiamo ad un anno dalla scomparsa.

Ore 22.00 - Presentazione 10° edizione di “Mente Locale Visioni del territorio” Festival internazionale di cinema documentario - Proiezioni, incontri con ospiti, letture e tante esperienze di scoperta dei territori tra Modena e Bologna che si svolgerà dal 5 al 14 maggio 2023

Proiezione del documentario IL SAPORE DELLA TERRA di Giulio Filippo Giunti con Fausto Altariva , Alessio Altariva, Massimo Bonetti, Giuseppe Ferri, Gran Maestro Maurizio Fini, Stefano Fogacci, Gilberto Leonelli, Achille Lodovisi, Maria Miani, Carlo Miani, Franco Miani, Agnese Prandi, Giuseppe Villani – Soggetto: Giulio Filippo Giunti – Fotografia: Alessandro Paci – Suono: Daniele Cutrufo, Alessandro Gaffuri – Montaggio: Leonardo Alberto Moschetta – Musiche originali: Pino Diena con la preziosa collaborazione di Beppe Casciano –Mix Audio: Daniele Cutrufo – Voce narrante: Alessandro Berti – Grafica: Francesco Di Tella – Produzione: Marilisa Murgia per Free U – Durata: 56 minuti

Sarà presente in sala Giulio Filippo Giunti.

Nel 1577 Giacomo Boncompagni, nuovo Signore del Marchesato di Vignola, invia un proprio emissario alla scoperta del feudo che ha ricevuto in dono dal padre, papa Gregorio XIII. Il Visitatore attraversa il territorio in lungo e in largo e nella relazione che scrive al termine del suo lungo viaggio parla di queste terre come di un luogo abitato da gente ingegnosa vasto e variegato, che si estende dalla pianura ai crinali degli Appennini, un luogo punteggiato di castelli che ha il suo fulcro nel fiorente mercato della Città di Vignola, la capitale. Oggi queste terre sono ancora abitate da uomini ingegnosi, che fanno tesoro di tradizioni secolari per realizzare prodotti gastronomici unici e speciali e guardano fiduciosi al futuro del proprio territorio. Un mosaico di voci, luoghi e foto d’epoca per comporre un racconto che restituisce il ritmo lento del lavoro della terra nel corso delle stagioni e il fascino discreto e profondo dell’unione tra un paesaggio e una cultura secolare custodita all’ombra dei castelli.

 

Venerdì 5 maggio – ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

LA CALIFORNIA di Cinzia Bomoll con Silvia Provvedi, Giulia Provvedi, Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Andrea Roncato, Alfredo Castro, Vito, Stefano Pesce, Angela Baraldi, Nina Zilli, Stefania Delia Carnevali, Riccardo Frascari, Paola Lavini, Piera Degli Esposti (voce narrante) – Soggetto e sceneggiatura: Cinzia Bomoll, Piera Degli Esposti, Christian Poli – Fotografia: Maura Morales Bergmann – Montaggio: Paolo “Sbrango” Marzoni – Scenografia: Cristina Bartoletti – Costumi: Francesca Bellucci - Drammatico/Thriller – Italia/Cile 2022 – Produzione: Amarcord/17Producciones – Distribuzione: Officine Ubu

In anteprima nazionale ed europea il Director’s Cut del film.

Presenti in sala la regista Cinzia Bomoll, e altri membri del cast tra cui Andrea Roncato e Stefania Delia Carnevali

Emilia, Modena, La California: le sorelle gemelle Ester e Alice passano il tempo tra infanzia e adolescenza, cotte sognate e cotte vissute, tortellini e Amaro del Ciclista. In una frazione sperduta di campagna sembra non succedere mai nulla, ma di traverso si agitano pulsioni e perversioni, quelle della madre Palmira che non si è mai più ripresa dallo stress post-parto, il padre Yuri il punk che alleva maiali e beve per dimenticare ogni cosa, il nonno che un tempo è stato partigiano e ora se ne sta da solo a pescare e basta. E poi tutti gli altri, amici e conoscenti del paese, il Malagoli con le sue macchine scintillanti e le sue fabbriche inquinanti, Liviana che fa la parrucchiera ma si sfonda di prove in saletta per cantare e suonare... Ogni cosa va avanti così, finché Allende e il figlio Pablo, esuli comunisti dal Cile dittatoriale, fanno la loro comparsa. “La California” è un film di doppi, riflessi, identità. E la soluzione è sempre una: andare avanti non dimenticando mai nessuno. (Luigi Coluccio, MyMovies.it)

 

Sabato 6 maggio – ore 16 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

Spettacolo teatrale per bambini "Voce del verbo Alveare"

Le api sono un animale di tipo comunitario, una creatura di creature che, nella relazione di reciprocità coi fiori, svolge un ruolo fondamentale per il nostro ecosistema; eppure la sopravvivenza di questa specie è messa a rischio dalla irresponsabile e irrazionale condotta dell’uomo. Cosa accadrebbe se le api arrivassero veramente ad estinguersi? 

Questo spettacolo è una riscrittura in forma scenica del progetto teatrale condotto lo scorso anno dall’attrice Meri Bracalente, insieme all’apicoltrice Silvia Amicucci, con i bambini della scuola primaria di Urbisaglia (MC). Si tratta di un progetto di educazione non formale che afferisce ad un più ampio percorso di ricerca artistica condotto negli anni dall’autrice sulle sottili relazioni che intercorrono tra arte, educazione e infanzia. Il laboratorio esperienziale dedicato alla scoperta del regno delle api è stato occasione di esercizio di pensiero e pratica teatrale, da intendersi come variante sensibile della conoscenza, quell’invisibile tessuto connettivo fra tutte le cose, quel senso ulteriore che forse stiamo rischiando di estinguere proprio come il più prezioso degli esseri impollinatori. A conclusione del progetto è stato presentato alla cittadinanza, in diverse repliche, uno spettacolo itinerante ideato sulla base delle suggestioni emerse dall’incontro col pensiero dei bambini, e sull’osservazione delle forme di riflessione a loro naturalmente più congeniali (fiaba, disegno, danza). Ma se quasi tutti ormai sanno a quali catastrofiche conseguenze andremmo incontro perdendo le api, come è possibile che queste siano tuttavia in pericolo?

Forse sapere non basta ...

Dalla rielaborazione di questa esperienza con i bambini nasce ora una nuova versione scenica per un’attrice sola, la quale si fa carico di portare agli spettatori le riflessioni condivise con i bambini, ma soprattutto nel farlo sceglie di non trattare il pensiero infantile come “un adorabile ingenuo contributo alla giusta causa”, ma come vero elemento fondativo che, al pari di quello poetico, è capace di generare la visione artistica. Lo spettacolo si rivolge all’infanzia presente del bambino e a quella remota dell’adulto, insieme.

Tratta di scienza e arte, insieme. E’ divertente e commovente, insieme. E’ semplice.

 

Sabato 6 maggio – ore 17 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

DILILÌ A PARIGI (t.o.: Dilili à Paris) di Michel Ocelot – Sceneggiatura: Michel Ocelot – Montaggio: Patrick Ducruet – Fotografia: Michel Ocelot – Musiche: Gabriel Yared_ Animazione – 95 minuti - Francia/Germania/Belgio 2018 – Produzione: Nord-Ouest Film/Studio O/Arte France Cinema – Distribuzione: Movies Inspired/BiM

La storia, ambientata negli anni '50, racconta l'indimenticabile estate vissuta dalle sorelle Satsuki e Mei (la prima di 11 anni e la seconda di 4) , trasferitesi assieme al padre a Matsu no Gô, un piccolo villaggio di campagna circondato da foreste, campi coltivati, fiumi e molte risaie, lontanissimo dagli stereotipi del Giappone supertecnologico, per stare più vicine alla madre, ricoverata in ospedale per una malattia. La piccola Mei, dopo aver esplorato la casa e i dintorni, s'imbatte in una piccolo e curioso animaletto bianco con due buffe orecchie:seguendo le sue tracce, giunge ad un altissimo albero di canfora al cui interno vive Tororo, lo spirito dei boschi, una enorme creatura pelosa e morbida. Totoro si dimostrerà gentile con le due bambine e permetterà loro di ritrovarsi quando Mei, allontanatasi per portare un regalo alla madre, si perderà nel dedalo di stradine in mezzo al verde. Una fiaba moderna, un film dichiaratamente per bambini ma dal quale, come in tutte le pellicole di Miyazaki del resto, anche gli adulti possono e dovrebbero trarre insegnamento. Qui è racchiusa l'intera poetica miyazakiana: c'è l'amore per l'ambiente, per i bambini, il rimpianto per un passato in cui la società ra più grabata e gentile verso il prossimo. (Andrea Chirichelli, MyMovies.it)

Vincitore del César 2019 come miglior film d’animazione

Dililì è una piccola kanak meticcia, che arriva a Parigi, a fine Ottocento, imbarcandosi di straforo sulla nave che riporta in Francia, dalla Nuova Caledonia, l'insegnante anarchica Louise Michel, di cui diviene discepola. Nella capitale stringe amicizia con Orel, un facchino affascinante e gentile, che conosce tutto il mondo culturale e artistico della Belle Époque. Insieme a lui, scarrozzerà per tutta Parigi alla ricerca dei cosiddetti Maschi Maestri, una banda di malfattori che terrorizza la città, svaligiando le gioiellerie e rapendo le bambine. Quanta bellezza, intelligenza e ironia, in questo Dilili a Parigi, che sembra assommare i precedenti lavori di Ocelot (l'incipit richiama esplicitamente  Kirikou , altre scene strizzano l'occhio a  Azur e Asmar) e rinnovare ancora una volta l'arte dell'animazione cinematografica. Con la consueta, straordinaria abilità, Ocelot fonde l'intento educativo con un'immaginazione galoppante, la realtà, del paesaggio parigino, e dei tanti personaggi illustri chiamati a raccolta, con la freschezza di uno sguardo nuovissimo, che non teme il confronto con le icone, perché possiede in quantità gentilezza e coraggio. (Marianna Cappi, MyMovies.it)

 

Sabato 6 maggio – ore 21 - Sala Cinema Teatro Massimo Troisi – Nonantola

GALÀ CHIUSURA “4 GIORNI CORTI”

Nell’occasione sarà proiettato anche il corto realizzato dagli studenti dell’Istituto “Venturi” di Modena in collaborazione con il NFF con la supervisione del regista Carlo Battelli.

 

 

 

 

 

 

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